17 Agosto 2018

Bagnasciuga

Ho fatto una passeggiata in riva al mare, di quelle che ti aiutano a respirare e ad andare oltre, anche solo nello spazio di una sera, nei pensieri oltre che nei passi. Sono andata da Miseno a Miliscola. Ho tolto le scarpe e ho bagnato i piedi, proseguendo dritta sul bagnasciuga. Di fronte una luna arancione disegnava uno spicchio di arancia, l’acqua illuminata da una scia argentata. Il suono delle onde accompagnava lo spettacolo del posto. È stata una passeggiata ristoratrice, mi sono ricordata di quando facevo lo stesso tragitto da bambina. Percorsa quasi tutta la baia, un signore, evidentemente deputato a fare questo, si è posto davanti a noi: tre ragazze con la sola velleità di camminare sulla battigia in una sera di metà agosto. “Proprietà privata non si può passare”. “Mi scusi -, ho risposto io – ma sono in acqua”. “È proprietà privata”. “E di chi è la proprietà?”. “Lido Xxx”(Il nome del Lido sarà comunicato alla Capitaneria di Porto, resti qui il senso del discorso).

 

In quel momento non ho avuto altro ardire di domandare e di chiedere, ma mi è sembrato così strano e così ingiusto, sì ingiusto, frenare quella mia passeggiata verso la luna. Ho detto solo: “Va bene mi informerò”.
Sono tornata indietro con la promessa di informarmi. Sono davvero curiosa di sapere se i 5 metri del bagnasciuga in questo caso facciano eccezione alla legge e che invece si possa impedire il libero transito di persone (La disciplina circa il libero accesso alla battigia è prevista all’articolo 3, comma 1, lettera e del decreto legge 5 ottobre 1993 numero 400 convertito in legge il 4/12/1993. L’ art. 5 paragrafo 2 dell’
Ordinanza del Comune di Bacoli n°192 sol 20-06-08 n. pro 15114 recita:“I titolari devono assicurare il libero e gratuito accesso e transito attraverso l’area in concessione a tutti coloro che intendono raggiungere tratti di spiaggia libera, comunque il mare, nonché consentire il solo attraversamento delle aree in concessioni per la successiva libera fruizione degli specchi acquei antistanti, evitando forme di occupazione anche solo momentanee ed occasionali dell’area di battigia, suscettibili di compromettere i necessari parametri di sicurezza”).

 

Mi informerò se esiste un signor Nettuno, proprietario del mare e non solo della spiaggia. Mi informerò perché, in una sera come questa, è stata una nota stonata nella sinfonia della natura sapere che c’era qualcuno pronto a difendere non so quale confine e dire ‘da qui -pensiero- non si passa’.

 

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